Posto sulla cima di una collina, a 300 m s.l.m, Castelnuovo Cilento si affaccia sulla valle dell’Alento, con una vista che spazia fino alla costa. Il borgo sorge attorno ad un Castello del XIII secolo, la cui costruzione è attribuita a Guido Alemagna, cavaliere francese sceso in Italia a seguito di Carlo d’Angiò, dal quale ottenne, il Feudo di Castelnuovo.
Dopo la sua morte, il Castello rimase nelle mani dei suoi successori fino al 1496, anno in cui il Re di Napoli Ferrante d’Aragona, fece confiscare il Feudo, che passò ai Carafeschi.
Nel 1724, invece, pervenne alla famiglia Marchesi Talamo-Atenolfi, che tuttora ne sono i proprietari, e che nel 1996 hanno effettuato un’imponente ristrutturazione.
Secondo l’antica tradizione, l’origine del paese risale al periodo successivo alla caduta del castello della Bruca che avvenne intorno all’anno 1000.
Quando, infatti, i suoi abitanti lo abbandonarono, risalirono la piana verso l’interno in cerca di un rifugio più sicuro e posero la loro dimora nei pressi di una vecchia fortificazione normanna che, da allora, accresciuta del nuovo flusso, prese il nome di Castelnuovo.
Originario di questo comune è lo stravagante architetto contadino Guerino Galzerano, ed è proprio qui che si possono osservare le fantastiche costruzioni in ciottoli. Tra queste,di particolare interesse sono: la sua casa, completamente rivestita di ciottoli, sia all’interno che all’esterno; il suo giardino, adornato da diverse costruzioni in ciottoli, tra cui tavole, sedie, archi, portici e colonne; la sua tomba monumentale, posta nel cimitero di Castelnuovo Cilento.
La sua opera più grandiosa, però, è senza dubbio il maestoso podere di 5 mila metri quadri di proprietà della moglie Teresa, situato in uno spazio isolato, distaccato dal paese e dalle sue abitazioni, nel Borgo di Santa Caterina.
Un enorme castello, molto originale nelle sue forme, con un grande arco di ingresso, sculture, stanze simili a grotte e numerose sedie disseminate nel gli spazi pietrificati, sulle torri e lungo i muri.
Un evento molto interessante che si svolge ad agosto nel Castello di Castelnuovo Cilento è “Castrum Novum”; per l’occasione attori e figuranti, vestiti con abiti d’epoca, ripropongono al pubblico presente alcune delle più celebri pagine di storia del risorgimento italiano che hanno dato spinta alla formazione dell’Unità d’Italia.
A rendere appetitosa questa manifestazione ci pensano i vari stand gastronomici disposti all’interno del cortile del castello.
Castelnuovo Cilento è anche il punto di partenza della Via Silente, un bellissimo percorso cicloturistico di circa 600 km, che corre all’interno del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, suddividendosi in 15 tappe che partono dalla costa e portano a scoprire un meraviglioso territorio, tra boschi di faggio, valli fiorite, grotte, splendidi panorami e corsi d’acqua limpida e cristallina.
Vivere l’esperienza Cilento significa soprattutto questo: fare quello che fanno o hanno fatto le persone del luogo.
Dormire nella caratteristica Casa dei Ciottoli, definita una delle case vacanza più particolari del mondo, unica nel suo genere artistico (e non è poco).
La casa è stata rilevata da Francesco, pronipote di Guerino, che ha voluto restaurare questo posto da sogno per condividere con gli altri l’incredibile storia del suo avo.
Egli ha reso l’abitazione più confortevole e accogliente rispettando però al tempo stesso la sua identità artistica e il suo stile originario. All’interno tra le pareti, incastonate tra le piccole pietre, compaiono cornucopie adibite a portaoggetti o portabottiglie e forme tondeggianti come lampade e cesti.
Tra queste spicca il bellissimo lavandino della cucina, lavorato con la stessa tecnica.
La casa, interamente ristrutturata con materiali di pregio, si sviluppa su 2 livelli per circa 70 metri quadrati ideale per giovani e famiglie e può ospitare fino a 4 persone.
Raggiungere questo splendido paese è facile: dalla SS18 si prende l’uscita Vallo Scalo e allo stop si gira a sinistra.
Si arriva a Casal Velino scalo e subito dopo un negozio di abbigliamento (Unika, posto sulla sinistra) c’è una piccola rotatoria, sulla sinistra, e si prende quella strada.
Si passa un ponticello, si gira a sinistra al primo incrocio e a destra al secondo.
Una piccola salita ripida e alla fine c’è una strada sulla sinistra da percorrere fino a quando non si è giunti a destinazione.