Tra i tanti paesi appartenenti all’area del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni c’è anche il piccolo borgo di Felitto.
Situato a circa 40km dalle porte del Cilento a Capaccio e dall’area archeologica dei Templi di Paestum, il paese arroccato sulla rupe di San Nicola conta circa 1300 residenti e non è rinomato per il mare, cosa che avviene per gli altri paesi della Costiera Cilentana, ma è molto conosciuto per il fiume che attraversa il suo territorio: il Fiume Calore.
Chi non ha mai sentito nominare delle Gole del Calore?
Sono sempre più numerosi i turisti e i curiosi di passaggio che scelgono di fare un salto nelle aree attrezzate vicino al fiume, in località Remolino e di lasciarsi stupire: dai profumi, dai colori e dai suoni della natura circostante.
A soli 5 minuti di auto dal centro del paese, si raggiunge facilmente questo tranquillo angolo di paradiso, nel quale poter scegliere le attività più adatte alla propria persona: trekking lungo i sentieri che costeggiano il fiume, pic-nic all’aperto, visite guidate (per mezzo di un pedalò) direttamente lungo il corso del fiume alla scoperta di alcune delle famose Gole del Calore, un fresco e rigenerante bagno nelle fredde acque del fiume, semplice relax all’aria aperta e tanto altro da scoprire direttamente in loco.
Ogni nuova stagione turistica riserva sempre qualche nuova sorpresa.
Felitto non è solo natura ma è anche un paese ricco di antiche tradizioni gastronomiche tali da fargli conquistare in primis il titolo di “Paese del Fusillo”.
Il Fusillo Felittese è una tipica pasta fatta a mano che si differenzia da tutti gli altri fusilli cilentani per la sua particolare forma forata, sottile e allungata, e soprattutto perché “u fusill s’arravoglia”, come si dice in gergo felittese.
L’impasto prevede l’utilizzo di ingredienti semplici, quali: uova, semola di grano duro, un pizzico di sale e poche gocce di prezioso olio EVO per agevolare i processi di lavorazione.
La vera chicca di questo piatto, che spesso lascia i turisti increduli, è la particolare e lunga lavorazione rigorosamente manuale che si tramanda di generazione in generazione.
Oltre ad essere il piatto per eccellenza della gastronomia felittese ed estimato da chef e buongustai, è anche riconosciuto dalla Regione Campania nel registro dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali con decreto ministeriale delle politiche agricole e forestali dal 2002. Inoltre, è inserito tra i prodotti da salvaguardare dell’Arca del Gusto di Slow Food ed è il protagonista indiscusso della Comunità del cibo Slow Food sul Fusillo Felittese.
È possibile acquistarlo tutto l’anno nel laboratorio di produzione artigianale al centro del paese, oppure degustare questo piatto nelle diverse strutture ricettive dislocate sul territorio e durante le feste organizzate in paese, tra le quali la più famosa è l’ultra-quarantennale “Sagra del Fusillo Felittese”.
Questo evento si svolge ogni anno dal 1976 nel mese di Agosto.
La ricetta tradizionale vuole che un piatto di fusilli felittesi sia condito con un ricco ragù di castrato, a cottura lenta, una spolverata opzionale di formaggio caprino e che sia servito in abbinamento ad un robusto vino rosso locale.
Ma ritorniamo a noi. Per chi giunge in paese, oltre alle Gole del Calore e al Fusillo Felittese merita una visita anche il centro storico con: i suoi vicoli, archi, portoni, chiese e palazzi storici appartenenti a svariate famiglie un tempo illustri.
Ancora oggi si possono vedere i resti di alcune delle tredici torri di avvistamento e delle originarie mura perimetrali di cinta, che circondavano il paese difendendo le costruzioni al suo interno compreso il “Palazzo Baronale”, che spesso viene comunemente chiamato “il Castello”.
Dalla parte “storica” del paese si gode di una splendida vista sulle verdi campagne pianeggianti e sulle zone collinari e sulla Valle del Calore.
Il paese ha infatti una grande estensione territoriale e vanta numerose zone di periferia completamente abitate, dove non è difficile trovare oltre a case e villette: allevamenti di animali, pascoli, uliveti, vigneti e altre coltivazioni di piccole aziende agricole, che man mano si stanno consolidando e si stanno distinguendo per i loro prodotti agricoli ed enogastronomici di nicchia.
Tra le tante giovani realtà agricole, di recente costituzione, troviamo la “Oleà Val Calore”. L’azienda nasce dalla passione per l’olio extravergine di oliva molito a freddo, che è un tassello fondamentale della piramide alimentare della Dieta Mediterranea.
La sede operativa si trova a circa dieci minuti dal centro del paese, in località Difesa Lombi, e si occupa delle sue cultivar di “Olea” dalla coltivazione alla raccolta delle olive, dalla molitura fino alla produzione e vendita di olio extravergine di oliva.
Felitto non offre una frenetica movida serale, bensì viene scelto per trascorrere giorni di relax e per scoprire sapori tipici dell’enogastronomia locale. Nei mesi primaverili ed autunnali è consigliato a gruppi escursionistici, studiosi e turisti che vogliono godere appieno della tranquillità della vita di paese e dei sentieri naturalistici.
Nei mesi tipicamente estivi, l’afflusso turistico aumenta e il paese offre il meglio dell’attrazione turistica… ma ricordatevi di prenotare con largo anticipo.
Altri eventi molto particolari da segnalare, sono i festeggiamenti in onore del Santo Patrono San Vito, il 15 giugno, e della S.S. Madonna di Costantinopoli nella seconda domenica di settembre.
Entrambi sono caratterizzati da particolati riti civili e religiosi, tra i quali anche le lunghe processioni per diversi km su storici tragitti del territorio felittese.
Inoltre, a San Vito è molto sentita la tradizionale preparazione a livello familiare dei “Taralli di San Vito”, che vengono preparati qualche giorno prima e, poi dopo la benedizione, vengono offerti durante le “fermate” della processione, che conduce la statua del Santo dalla sua modestacappella di campagna (nella omonima località San Vito) fino alla Chiesa della Santa Maria Assunta nel centro storico.
Con il passare del tempo, le storiche “fermate” stanno via via scomparendo, ma in questi ultimi anni nuove famiglie hanno cominciato la loro tradizione creando nuovi punti di sosta.
Ogni famiglia osserva la sua ricetta, ha un suo modo di lavorare l’impasto e soprattutto di marchiare la chiusura del tarallo.
Di luoghi e tradizioni da raccontare ce ne sarebbero ancora tanti, ma vi lascio il gusto di scoprirli da soli quando verrete qui in visita al nostro paese, alle nostre terre, alle nostre piccole attività agricole e turistiche.
Dimenticavo… la visita al longevo ponticello medievale a schiena d’asino alle porte del paese è praticamente obbligatoria, così come la foto di rito con alle spalle la Porta Occidentale.
Cominciate a pianificare il vostro passaggio a Felitto, saremo pronti ad accogliervi tutto l’anno nel paese del Fusillo e delle Gole del Calore!