Proseguendo per la SS18, dopo l’uscita Vallo Scalo, si arriva dopo 30 minuti circa all’uscita Poderia che porta nella zona di Palinuro e Camerota. Si prosegue per la Mingardina e si arriva ad una rotonda dove se si prende la prima uscita sulla destra si arriva a Palinuro, andando a sinistra si va verso Camerota.
Palinuro è la maggiore frazione di Centola, un piccolo comune di circa 5000 abitanti che si estende, con una superficie di 4754 ettari, all’interno del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni.
La leggenda vuole che il nome di Centola derivi dal fatto che qui, nel V secolo d.C, vi si stabilirono gli uomini di un Centurione, al seguito di un condottiero bizantino di nome Bellisario che, nel 547 d.C., distrusse la bella e antica città di Molpa, nell’intento di liberarla dall’invasione degli Ostrogoti.
Tuttavia le prime testimonianze materiali riguardo ad un insediamento risalgono alla fondazione della Badia Basiliana di Santa Maria degli Angeli, che fu soppiantata, poi, da una abbazia benedettina, i cui ruderi duecenteschi sono tuttora visibili.
Il territorio del Comune di Centola è molto variegato e si estende dalle alture, dove sono arroccati il Borgo Medievale di San Severino e le Frazioni di San Nicola e Foria, fino alle meravigliose Coste di Palinuro, che viene considerata la vera punta di diamante del comune, a cui assicura da diversi anni la Bandiera Blu, grazie alle sue meravigliose acque e alle sue splendide coste.
Coste impreziosite da grotte marine spettacolari – come ad esempio quella Azzurra, quella dei Monaci, quella d’Argento, quella delle Ossa etc. – e da spiagge dal fascino indescrivibile, ovvero, la Baia del Buondormire, la Spiaggia delle Saline, la Spiaggia della Molpa, la Spiaggia della Marinella, la Spiaggia dell’Arco Naturale, la Spiaggia della Ficocella e la Spiaggia del Porto.
A Palinuro ci sono molte attrazioni turistiche degne di nota, come ad esempio:
- il faro, posto sulla punta del telegrafo ed alto ben 70 metri (è il secondo più alto d’Italia, dopo quello di Genova);
- il Castello della Molpa (situato in collina), intorno al quale aleggia una misteriosa leggenda, secondo la quale il fantasma di Donna Isabella si aggira ancora tra le pareti del rudere, in cerca del suo amore;
- l’edificio “ANTIQUARIUM”, a Palinuro centro (in località Ficocella), il quale conserva, oltre a importanti reperti e testimonianze, risalenti alla preistoria, anche l’antica moneta “PAL-MOL”, che venne utilizzata dai primi abitanti di Centola, sulla collina della Molpa;
- l’antica Torre Campanaria, situata nel centro storico.
Secondo la mitologia, il nome Palinuro, è ricolmo di fascino.
Narra la leggenda, infatti, che sulle coste dove oggi sorge l’omonimo Capo, perse la vita Palinuro, nocchiero di Enea, per inverare la profezia secondo cui un troiano sarebbe dovuto morire per permettere ad Enea di raggiungere il Lazio ed insediarvi la stirpe da cui, poi, sarebbe nato Cesare.
Arrivati a Palinuro, si parcheggia e si procede a piedi nella via principale che porta al centro del paese.
È impossibile non perdersi fra i tantissimi negozi che riempiono il corso.
Proseguendo si arriva alla fine del corso principale dove ci sono 3 locali, perfetti per un drink o per fare serata.
Inutile dire che una delle parti più belle di Palinuro è il porto, dove, fra le altre cose, sono ubicate le varie barche che partono per le visite guidate alle varie grotte o cale raggiungibili via mare.