Percorrendo la variante SS18 Cilentana ed uscendo ad Omignano Scalo, allo stop si gira a sinistra e si continua fino a trovare le indicazioni, sempre sulla sinistra, per Orria-Piano Vetrale.
Quest’ultimo è frazione di Orria ed è un paese davvero molto particolare che non può non essere visitato.
Piano Vetrale è il Paese dei Murales ed anno dopo anno tantissimi artisti, più o meno noti, danno il loro contributo a suon di pennelli facendo sì che la frazione entrasse nel circuito dell’Associazione Italiana Paesi Dipinti (unica nel Cilento insieme ad Ottati).
Questo accade ad Agosto, durante la manifestazione “Il Pennello d’Oro”, organizzata grazie alle attività della Pro Loco.
In realtà, tutto questo, è stato fatto in onore di Paolo De Matteis, natio del bel paese dipinto. Con i suoi contributi, il noto artista, è diventato uno dei più importanti esponenti nel ‘600 della Scuola Napoletana. Vissuto fra genio e follia ha realizzato tante opere commissionate da papi e re. La sua casa è nel centro storico del paese, in Via Paoluccio della Madonnina, e grazie ad un progetto dovrebbe trasformarsi in casa-museo.
Fino alla fine degli anni ’60 esistevano due paesi, anzi quattro paesi differenti: Piano, Vetrale, Aria e Ferranti.
Gli ultimi due sono scomparsi ed è rimasto un solo paese che è caratterizzato da tanti vicoli, lunghi e pieni di archi.
Uno dei simboli è la fontana vecchia, costruita nel 1760.
Sicuramente la Chiesa di S. Elia Profeta, merita una visita particolare.
La Chiesa fu fondata intorno all’anno 1000 dai Monaci brasiliani, intitolata a San Biagio, poi con la successiva amministrazione dei Benedettini della Badia di Cava, venne consacrata a S. Elia, patrono del fuoco, della pioggia e della siccità festeggiato con dedizione la domenica dopo il 20 Luglio.
Altri due grandi posti da visitare a Piano sono la Cappella di S. Antonio e la Chiesa di S.Sofia, fondata nel 1453 da Dionisio Mazza. Ristrutturata da poco, è possibile visitarla ed ammirare anche il suo campanile che è fra i più alti del Cilento.
Un ricordo relativo al paese è da collegarsi al 1951, anno in cui dal 21 febbraio ai primi di novembre, in località Tempa dell’Arenola, apparve a molti devoti la Madonna.
Oggi esiste un tempio, in quel punto, divenuta meta di pellegrinaggio per molti fedeli.