Un altro paese molto interessante, degli Alburni, è Sacco.
Tempo fa, per me, fu una piacevole scoperta…immaginate di visitare un paese poco popolato con riservato, in un angolo, l’ingresso ad un bosco.
Adesso, camminando camminando, con il vostro cane o con l’amore della vostra vita, vi ritrovate a esplorare questo pezzo di natura incontaminata, dove l’uomo ha posto poco le sue mani.
La strada è lunga, in discesa, dura circa 20 minuti. Un sentiero ricco di spontaneità e di vita natura che trova la sua massima bellezza al raggiungimento del fiume, nei pressi di un ponticello. Da lì si segue il corso d’acqua, lungo il sentiero attrezzato, e in pochi passi si arriva alla profonda gola dove fuoriesce il fiume. Questo piccolo bacino, avvolto da suggestive e alte pareti, creano uno scenario magico. Questa sorgente fa parte del sistema idrogeologico del Monte Motola.
Il Sammaro è uno dei principali sub affluenti del Calore Salernitano.
Le sue acque si immettono prima nel Ripiti, poi nel Fasanella e infine nel Calore, sotto Castel San Lorenzo.
Dalla gola è possibile ammirare il bellissimo, suggestivo ed altissimo ponte di Sacco, a campata unica, costruito nel 1950.
Sacco si raggiunge facilmente e da Roscigno sono esattamente 10 km. Una volta arrivati a Sacco c’è un cartello che indica le sorgenti su una piccola strada asfaltata che scende sulla sinistra. Dopo 750 metri circa, in una curva a gomito, sulla destra vi è l’inizio di una strada sterrata, in discesa.
Bisogna lasciare la macchina lì e proseguire a piedi per circa 15 minuti. Capirete di essere quasi arrivati quando troverete un piccolo ponticello sul fiume. Andando a destra dopo qualche minuto si arriva alla sorgente.
Una volta finita la gita, se non avete portato con voi un panino, consiglio di andare all’Agriturismo Terra Nostra di Corleto Monforte, passando per Roscigno.